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 Banca Adria Colli Euganei, istituto aderente alla Federazione delle Bcc del Nordest, apre le porte agli studenti del territorio nell’ambito del progetto Educashon.

Martedì 7 Marzo l’incontro della classe quinta dell’Istituto Kennedy di Monselice nella Banca del Credito Cooperativo nella sua sede di Adria, per passare dalla teoria alla pratica di educazione finanziaria, dal sapore cooperativo.

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Dalle parole ai fatti, anzi alla Banca vera e propria.

Dall’educazione finanziaria alla visita in Banca per carpirne segreti, novità, funzionamento e scoprire gli interventi a beneficio del territorio e dei Soci.

Nell’ambito della seconda fase del progetto Educashon tocca ora alla classe quinta dell’Istituto Kennedy di Monselice, con indirizzo AFM, ossia Amministrazione Finanza Marketing, entrare nel vivo e toccare con mano in cosa consiste il lavoro delle banche di credito cooperativo.

Da ottobre scorso 12 istituti per 14 classi del triennio delle scuole superiori del territorio veneto, dove sono presenti le 5 banche della Federazione del Nordest delle Bcc, attraverso i percorsi PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento),  si sono avvalse, direttamente in classe, di lezioni di finanza ed economia grazie al supporto formativo di Irecoop Veneto, ente strumentale di Confcooperative del Veneto, l’Università degli Studi di Padova con il DSEA - Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno”, Feduf, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e molti formatori, quali professionisti e consulenti finanziari.

Da questo febbraio invece, sono gli studenti a spostarsi nel loro territorio e ad entrare direttamente nelle Bcc di riferimento, per toccare con mano quello che hanno imparato in classe con Educashon.

Una mattinata di formazione per gli studenti della scuola superiore a indirizzo amministrativo-finanziario di Monselice. I ragazzi e le ragazze hanno visitato e parlato con i dipendenti dei principali reparti che costituiscono il cuore pulsante della banca. Dall’area di consulenza finanziaria a quella operativa, compresi gli uffici e il caveau, fino ad arrivare all’area di supporto commerciale.

“È il modo con cui vogliamo e continuiamo a essere legati al territorio, facendoci portatori di una storia importante: quella del credito cooperativo. Noi vogliamo educare e formare questi ragazzi con i valori fondanti che per noi sono parte del nostro territorio - commenta Mauro Giuriolo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Adria Colli Euganei - È nostro auspicio che questi ragazzi possano continuare la loro formazione e possano poi diventare nostri collaboratori. Banca Adria Colli Euganei ha trentadue filiali, negli ultimi tre anni abbiamo assunto una quarantina di giovani neolaureati. Vogliamo rimanere legati non solo al territorio ma anche alle professionalità che provengono da questo territorio, che sicuramente saranno all’altezza delle nostre aspettative”.

Dopo la visita e il saluto del Presidente del Consiglio di amministrazione Mauro Giurolo, i ragazzi, riuniti nella sala Consiglio, hanno discusso di temi come le possibilità di credito per famiglie, imprese e lavoratori autonomi per comprendere come funziona la valutazione del credito e quando un debito può diventare insostenibile con il responsabile dell’ufficio crediti Paolo Rizzi. A seguire, la lezione del responsabile della finanza istituzionale Marco Pavan. Stimolati dalla voglia di comprendere se vale la pena investire e soprattutto in che cosa in ambito finanziario, gli studenti e le studentesse hanno approfondito la questione del rapporto rischio-rendimento e si sono districati, insieme all’esperto, tra le variabili dei titoli di stato, le azioni, i tassi di interesse fisso o variabile.

“L’approfondimento sul mercato e sugli investimenti delle banche mi ha colpito. Ne sapevo qualcosa in generale ma non come si investe nello specifico. Io vorrei investire in futuro, ma sicuramente in titoli a basso rischio” spiega uno studente dopo la lezione del dottor Pavan.

Non sono mancate le domande sulle criptovalute che però, sottolinea Marco Pavan, sono un ambito non regolamentato in cui è difficile orientarsi e in cui ci sono poche garanzie.

A sottolineare il valore aggiunto rappresentato dallo spirito cooperativo della banca è stato il Direttore Generale Dott. Tiziano Manfrin. Alla domanda di una studentessa sul perché bisognerebbe scegliere una banca di credito cooperativo rispetto ai competitor il Direttore ha risposto che a parità di efficienza tecnica la relazione stretta tra cliente e dipendenti bancari negli istituti di credito cooperativo garantisce una qualità del servizio che fa la differenza.

La relazione addetto-cliente colpisce anche gli studenti del Kennedy, come una studentessa: “Non mi sarei aspettata una così forte attenzione al rapporto con il cliente. Da quello che studiamo dai freddi libri il cliente sembra interagire passivamente, gli si mette sul tavolo il contratto con le condizioni senza approfondimenti su cosa è meglio per te. Invece qui mi si è aperto un mondo che non conoscevo”.  

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